Economia

Economia
*Palermo - [Facoltà di] Economia - Edificio 13*

Economia 2

Economia 2
Corridoio principale Economia (in fondo l' ingresso agli Uffici Amministrativi e di Biblioteca del Dip.to S E A S - Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche - ex Deta) - Edificio 13 -

Logo Università

Logo Università
[Il BLOG è dedicato a "IL LIBRO" e alle più recenti acquisizioni]

Un libro ti accende

Studenti universitari

Studenti universitari

A I B

Manoscritto

Manoscritto

Riforma Gelmini. Storia del Dipartimento

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

DAL 1° GENNAIO 2011, IL

[DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE, AZIENDALI E FINANZIARIE]

D S E A F

SI ALLARGA, ACCOGLIENDO LE AFFERENZE DI BEN TRE DIPARTIMENTI CON LE RISPETTIVE BIBLIOTECHE :

CONTABILITA' NAZIONALE ED ANALISI DEI PROCESSI SOCIALI (ex DCNAP),

METODI QUANTITATIVI PER LE SCIENZE UMANE (ex DMQSU),

DIRITTO DELL'ECONOMIA, DEI TRASPORTI E DELL'AMBIENTE (ex DETA).

http://portale.unipa.it/dipartimenti/seas

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°**°*°*°*°*°*°*°*

DAL 1° GENNAIO 2013,

IL DIPARTIMENTO SI ALLARGA ULTERIORMENTE

CON L'AFFERENZA DEL

DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE E MATEMATICHE (ex DSSM).

IL "NUOVO" DIPARTIMENTO CAMBIA NOME :

[DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE, AZIENDALI E STATISTICHE]

D S E A S

*°*°°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

DAL 1° GENNAIO 2014,

LE FACOLTA’ SCOMPAIONO

E IL DIPARTIMENTO SI ALLARGA ALL’INTERA STRUTTURA

EX FACOLTA’ DI ECONOMIA.

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°

Inizia un nuovo ciclo anche per le Biblioteche

La storia del Dipartimento, a partire dal 1 gennaio 2014, prosegue con l'unione della Biblioteca centrale (ex Facoltà di Economia) alla Biblioteca del Dipartimento, tutte afferenti ad un unico polo bibliotecario di area.

** P O L O *** P O L IT E C N I C O **

Biblioteca di Architettura DARCH

Biblioteca di Ingegneria BINGE

Biblioteca di Energia, ingegneria dell'informazione e modelli matematici DEIIM

Biblioteca di Ingegneria civile, ambientale, aerospaziale, dei materiali DICAM

Biblioteca di Ingegneria chimica, gestionale, informatica, meccanica DICGIM

Biblioteca di Scienze economiche, aziendali e statistiche DSEAS

DENOMINAZIONE BIBLIOTECAVECCHI ACRONIMIACRONIMI SEZIONIDOVE SONO COLLOCATI I LIBRIDOVE LI RITIRANO GLI UTENTI*NOTE
Biblioteca di Scienze economiche aziendali e statisticheDSEASDSEASMATSez. Matematica 1°p.Viale delle scienze – Ed. 13 – piano seminterrato* punto di servizio
aperto
al pubblico
STATSez. Statistica 2° pViale delle scienze – Ed. 13 – piano seminterratoin verde l'ubicazione
del front-office di
riferimento
ECONSez. Economia 5°p.Viale delle scienze – Ed. 13– piano seminterratoin rosso i depositi
librari senza
front-office
LINGeliminato
AZIENSez. Aziendale 4°p.Viale delle scienze – Ed. 13 – piano seminterrato
CNAPSez. Contabilità NazionaleViale delle scienze – Ed. 13 – piano seminterrato
DIRSez. Diritto p. terraViale delle scienze – Ed. 13 – piano seminterrato
DLAVSez. Dir. Lavoro 3°p.Viale delle scienze – Ed. 13 – piano seminterrato
FINSez. Finanza 3°p.Viale delle scienze – Ed. 13 – piano seminterrato
MQUASez. Metodi quantitativi 2°p.Viale delle scienze – Ed. 13 – piano seminterrato
SOCSez. Sociolog.1°p.Viale delle scienze – Ed. 13 – piano seminterrato
FECONBECON*Bib. Economia p. sem. intViale delle scienze – Ed. 13 – piano seminterrato

XX

XX

World Book Day (23 aprile 2014)

World Book Day (23 aprile 2014)
World Book Day (23 aprile 2014)

CERCA NEL BLOG

Per la ricerca di un testo: immettere il nome di un autore ovvero una parola significativa del titolo sulla casella in alto a sinistra con lente d'ingrandimento. Dare l'invio e controllare se il testo è sul blog, facendo scorrere la home page fino alla finestra corrispondente.]

Notizie


** Questo blog **

** Powered byGoogle Ricerca Blog**

** È probabile che i nuovi post non siano visualizzati subito. **

** Collegato da qui Ricerca le pagine a cui ti sei collegato dai tuoi post di blog **

** Il Web Elenchi blog o link **

** Queste schede eseguono la ricerca dei siti negli elenchi blog e negli elenchi di link **

******************************

** Riviste On Line FREE LINK BLOG -**

** Elenco siti utili per la ricerca bibliografica **

*** [Biblioteca Dip.to SEAS] ***

**BLOG: http://bibliotecadseaf.blogspot.it/ - Collegamento a sito esterno**

*** GOOGLE CHROME ***

Cerca nel blog

hannah-arendts-108th-birthday-51

hannah-arendts-108th-birthday-51
hannah-arendts-108th-birthday-51

Topino

Topino

Quasi in pensione ... al 1° novembre

Quasi in pensione ... (al 1° novembre)

Date:

Wednesday, 15 October 2014 (09:59:47 CET)

From:

Maria Domenica Lo Iacono

To:

Antonio Purpura

mariadomenica.loiacono@unipa.it:

Caro Professore,

avrei il piacere di averla venerdì 24 c.m. alle ore 12:00 a piano terra (sala lettura ex DETA) per un brevissimo affettuoso saluto ed un grazie di cuore per aver trascorso e condiviso con me i miei anni più belli …

Mariella Lo Iacono

antonio.purpura@unipa.it:

Gent.ma Sig.ra Lo Iacono,

mi dispiace non aver potuto esaudire il suo desiderio di prolungamento dell'attività, sia pure per pochi mesi. La ringrazio di cuore, a nome mio e di tutto il Dipartimento, per la discrezione, la gentilezza, l'impegno con i quali ha contrassegnato i tanti anni di servizio.

La ringrazio idealmente anche a nome dei due Direttori, il prof. Castellano ed il prof. Fazio, che mi hanno preceduto ed ai quali mi legano profondi sentimenti di stima, affetto ed amicizia.

Ancora grazie a Lei.

Venerdì 24 sarò certamente presente all'incontro delle ore 12.

Un caro saluto,

Antonio Purpura


CIAO PENSIONATA ... QUASI di Lidia Ingraldi

Date:

Wednesday, 15 October 2014 (10:19:21 CET)

From:

Lidia Ingraldi

To:

Maria Domenica Lo Iacono


ciao pensionata ... quasi !!

Cara Mariella,

parteciperò con gioia a questo invito per il tuo "finale saluto lavorativo" -


E' stato piacevole e anche divertente lavorare con te, mi mancheranno nelle

pause pranzo i tuoi "pastoni" che ultimamente sono tanto tanto migliorati !!


Ricorderò con nostalgia la tua sensibilità e il tuo sorriso .


Spero di vederti oltre questa "porta DSEAS"!!!


Un abbraccio forte e ti auguro tanta tanta serenità e salute condividendola con i tuoi figli !!!


Grazie


baci
Lidia


Lidia Ingraldi

Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche - S.E.A.S.
Viale delle Scienze - Ed. 13
90128 Palermo - tel. 091/23895339 - int. 95339





Grazie ... 3 novembre 2014

Date:

Monday, 03 November 2014 (16:13:33 CET)

From:

Enzo Scannella

To:

Maria Domenica Lo Iacono



Gentilissima sig.ra Lo Iacono,

sono io che ringrazio Lei per la stima nei miei confronti, dimostratami in tutti questi anni, per la sua sempre squisita gentilezza, allegria, cordiale disponibilità e professionalità.

Per quanto mi riguarda conserverò un ottimo ricordo.

Mi auguro che possa dedicare il suo tempo alle persone e alle cose che le stanno più a cuore.

Spero proprio che non manchino occasioni per incontrarla in futuro.

Un caro saluto e un forte abbraccio.

Enzo


Enzo Scannella

Ricercatore di Economia degli Intermediari Finanziari
Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche (SEAS)
Scuola Politecnica
Università degli Studi di Palermo
Viale delle Scienze, Edificio n.13
90128 Palermo
tel.
(+39) 091 23895305
fax. (+39) 178 2217366
e-mail:
enzo.scannella@unipa.it
website:
http://portale.unipa.it/persone/docenti/s/enzo.scannella
website:
http://enzoscannella.com



Massimo ... 3 novembre 2014

Date:

Monday, 03 November 2014 (15:29:31 CET)

From:

Massimo Arnone

To:

Maria Domenica Lo Iacono

Attachments:


Carissima Mariella, tu per me sei stata e sempre sarai come una seconda mamma. in te ho trovato una persona con una bellissima anima, una semplicità disarmante e soprattutto una estrema bontà.
Tu sei sempre stata sincera e prodiga nel darmi consigli e consolarmi quando ho attraversato momenti difficili nel mio percorso universitario.

La mia eccessiva disponibilità è stata sempre volutamente fraintesa e molti mi hanno sfruttato.
Tu invece sei sempre stata una mamma, un'amica, un punto di riferimento del quale non intendo assolutamente privarmi anche ora che quando verrò in facoltà non ti potrò più venire a dare il buongiorno.
Ti verrò a trovare quando sono a Palermo e ti racconterò quello che sto facendo.
Per adesso sono alle prese con la ricerca di una stanza da affittare dato che dovrò essere a Roma tre volte a settimana. Credimi non è un'impresa facile.
Ma supererò anche questa difficoltà perchè sento l'affetto della mia famiglia allargata, si allargata perchè tu nei fai assolutamente parte.

Ti voglio un gran bene
A presto, se no mi fai commuovere

Massimo


Vado in pensione (1° novembre 2014)

DSEAS, 29 ottobre 2014

Oggi è per me una giornata speciale. E’ il mio ultimo giorno di lavoro ...

Dal 1° novembre sarò una pensionata "fortunata" dell'Università degli Studi di Palermo.

Se mi avessero detto, circa 40 anni fa, che sarei arrivata al fatidico giorno della pensione, non ci avrei mai completamente creduto. Ero molto giovane, alla mia prima esperienza lavorativa, e mi sentivo quasi sperduta in un mondo, quello del lavoro, per me completamente nuovo. Ma poi, man mano, sono riuscita ad inserirmi in questa realtà dove ho conosciuto tantissime persone, tanti giovani, tante storie, tante opinioni... Ci sono stati momenti belli, anche meno belli, e giorno dopo giorno, quasi non mi accorgevo del tempo che passava. Soltanto ora, mi rendo veramente conto che tutti questi anni sono proprio trascorsi ed anche molto in fretta.

E adesso, con rimpianto ed emozione, non desidero altro che ringraziarvi tutti, ringraziare di cuore ciascuno di voi. Ringrazio prima di tutto il Signore che mi ha dato questa opportunità, difficilissima per i giovani d'oggi, (la maggior parte senza lavoro). In ordine, poi, ringrazio i miei tre Direttori: il grande prof. Castellano, direttore del mitico Istituto di Economia Politica, il prof. Vincenzo Fazio al quale mi legano affetto e gratitudine e il caro prof. Purpura, mio attuale direttore, del quale in questi anni ho avuto modo di apprezzare il garbo, la professionalità, la signorilità... La/Lo ringrazio ancora per le sue belle parole rivoltemi e che mi hanno fatto anche commuovere. ********* E adesso è venuto il momento di ringraziare i colleghi, "i miei colleghi di tutta una vita" con i quali ho condiviso tutto e anche loro con me, gioie e dolori, compreso i miei ormai famosi “pastoni” delle pause pranzo e so perfettamente quanto mi mancheranno Anna Rita, Davide, Eugenio, Fabrizio, Francesca, Gaetano, Giovanna, Giovanni, Giusy, Grazia, Lidia, Marzia, Massimiliano, Miriam, Nadia, i due Paolo, Renato, Rita, Rosangela, Rosaria, Rossella, Salvo, (rispettando l'ordine alfabetico spero di non aver dimenticato nessuno). Mando idealmente un grosso bacio a ciascuno, spero di aver lasciato un bel ricordo, comunque vi avverto che non vi libererete facilmente di me. Vi verrò a trovare... E, dulcis in fundo, con particolare affetto, ringrazio il carissimo prof. Mazzola che, dagli inizi del mio percorso lavorativo, lui, allora giovane studente, mi ha subito regalato la sua preziosa amicizia. Mi mancherete tutti e sicuramente anche il mio lavoro di biblioteca, soprattutto il quotidiano” che da un po’ di tempo a questa parte è sempre più movimentato. Da domani, dovrò ricominciare a riorganizzarmi, ma nessuno mai potrà cancellare questa importante parte della mia vita dal posto che avrà sempre dentro di me.

E il mio discorso non potrebbe certamente concludersi se non con un pensiero di affettuosa riconoscenza verso i miei genitori. Mio padre che, allora, per un brutto male, non fece in tempo a sapere del mio impiego per il quale sarebbe stato felice, e la mia mamma, mancata solo da qualche mese, che mi ha sempre sostenuto moralmente e materialmente nei momenti più difficili.

E ora ho proprio finito. Altrimenti rischio di essere cacciata via anche prima del previsto.

Ancora grazie, grazie a tutti !!! … e buon lavoro!

Mariella

Grazie

Grazie

lunedì 21 giugno 2010

Nuovo arrivo

Titolo:  L'impresa virtuosa.
Crescere e innovare in periodi di recessione

Autore: Lorusso Roberto




Editore: Editori Riuniti - University Press
Pagine: 137
ISBN:  978-88-6473-018-9
Edizione: 2009
Prezzo: € 12,00

Un'impresa che continua a crescere e innovarsi anche e soprattutto in periodi di recessione è possibile. Basta essere un'impresa virtuosa. Ma come si fa ad'esserlo? In questo libro lo si scopre passo dopo passo. Il ricordo delle crisi trascorse, l'apporofondimento delle caratteristiche e di quella che stiamo vivendo, insieme ad una attenta analisi dello scenario economico, sociale e antropologico (53 punti di riflessione) portano il lettore alla consapevolezza del suo punto di partenza. Ma non ci sono ricette solo proposte (36 per l'esattezza) da cogliere e da rimodulare a seconda dei propri bisogni. Realismo, speranza e una sana fiducia nelle capacità dell'uomo.

Presentazione di Vincenzo Boccia (Presidente della Piccola Industria di Confindustria)

Difendere e valorizzare la diversità delle piccole e medie imprese. Questa è la nostra meta, anche in tempi di navigazione difficile. Cinque milioni di aziende manifatturiere – il numero più alto in Europa – costituiscono infatti un insieme di valori, idee e competenze costruitosi nel tempo e sedimentatosi nel territorio e rappresentano un patrimonio straordinario per il nostro paese.Se dunque, come suggerisce l’autore, conoscere con esattezza la propria destinazione aiuta a individuare il percorso per raggiungerla, è altrettanto vero che bisogna procedere su questa via con creatività, specialmente adesso che la crisi rischia di cambiare nel profondo la mappa dell’Italia che produce.Agli imprenditori di oggi, ma soprattutto a quelli di domani, si chiede dunque uno sguardo nuovo sul futuro e una sincera risposta alla domanda: quale modello di sviluppo cerchiamo? Da questo interrogativo scaturiscono molti temi: la sostenibilità ambientale, il lavoro femminile, l’innovazione nei processi decisionali e gestionali, nonché la capacità di attrarre talenti e di costruire una squadra creativa. Ed è su questi problemi che occorre maturare un’attenta riflessione e avanzare proposte.Le piccole e medie imprese hanno tutte le carte in regola per farlo e, forse, hanno anche un jolly in più. Grazie a una profonda conoscenza dei territori e delle persone, possono individuarne con maggiore facilità bisogni ed esigenze e possono adottare più velocemente comportamenti ispirati alla responsabilità sociale.Questo nel futuro farà la differenza perché è grazie a tali pratiche che si costruisce la legittimazione sociale, un bene tanto impalpabile quanto prezioso per la vita di un’azienda. Etica e profitto non sono mai state così vicine, parola d’imprenditore.Difendere e valorizzare la diversità delle piccole e medie imprese. Questa è la nostra meta, anche in tempi di navigazione difficile. Cinque milioni di aziende manifatturiere – il numero più alto in Europa – costituiscono infatti un insieme di valori, idee e competenze costruitosi nel tempo e sedimentatosi nel territorio e rappresentano un patrimonio straordinario per il nostro paese.

Se dunque, come suggerisce l’autore, conoscere con esattezza la propria destinazione aiuta a individuare il percorso per raggiungerla, è altrettanto vero che bisogna procedere su questa via con creatività, specialmente adesso che la crisi rischia di cambiare nel profondo la mappa dell’Italia che produce.

Agli imprenditori di oggi, ma soprattutto a quelli di domani, si chiede dunque uno sguardo nuovo sul futuro e una sincera risposta alla domanda: quale modello di sviluppo cerchiamo? Da questo interrogativo scaturiscono molti temi: la sostenibilità ambientale, il lavoro femminile, l’innovazione nei processi decisionali e gestionali, nonché la capacità di attrarre talenti e di costruire una squadra creativa. Ed è su questi problemi che occorre maturare un’attenta riflessione e avanzare proposte.

Le piccole e medie imprese hanno tutte le carte in regola per farlo e, forse, hanno anche un jolly in più. Grazie a una profonda conoscenza dei territori e delle persone, possono individuarne con maggiore facilità bisogni ed esigenze e possono adottare più velocemente comportamenti ispirati alla responsabilità sociale. Questo nel futuro farà la differenza perché è grazie a tali pratiche che si costruisce la legittimazione sociale, un bene tanto impalpabile quanto prezioso per la vita di un’azienda. Etica e profitto non sono mai state così vicine, parola d’imprenditore.

Contributo di Giancarlo Capitani (Amministratore Delegato NetConsulting e Professore presso il Politecnico di Milano)

La fase di crisi che stiamo attraversando sta generando effetti di natura strutturale molto profondi sull’economia reale e sulla vita delle imprese, effetti che risultano ancora poco visibili nella loro portata, ma soprattutto poco osservati, poiché l’attenzione è ancora oggi fortemente spostata sulle variabili finanziarie dell’economia mondiale e sulle modalità e sui soggetti istituzionali che dovrebbero controllarle e governarle.

Il libro di Roberto Lorusso ha due meriti: il primo è quello di porre l’attenzione sulla componente più strutturale, ancora oggi la meno visibile, degli effetti futuri delle crisi sui sistemi economici e sulle imprese, che è di natura principalmente culturale poiché fa riferimento al cambiamento nel sistema dei valori e degli obiettivi che in prospettiva dovrebbero orientare i processi di crescita e la misurazione dei loro esiti. Il secondo merito è quello di avere fatto un salto oltre la crisi, immaginando e indicando i connotati dell’impresa virtuosa, protagonista del libro, misurandosi su un terreno nel quale, a mia conoscenza, nessuno si era in precedenza avventurato. Sul tema relativo al primo punto Lorusso può essere considerato un anticipatore grazie al libro di cui è coautore dal titolo DePILiamoci, che è del 2007, nel quale suggerisce che l’indicatore principe del risultato dell’attività di un Paese in un anno non debba più essere il valore di quanto collettivamente si è prodotto, ma di quanto sia cresciuto il livello di benessere collettivo creato. Questo passaggio dal PIL (Prodotto Interno Lordo) al BIL (Benessere Interno Lordo) si basa su alcuni presupposti quali, ad esempio, quello della non linearità della crescita, teorizzati ad esempio da Serge Latouche con il concetto di “decrescita felice”, ma soprattutto quello della crescita non orientata unicamente al profitto e fondata su valori etici, indicata con forza da Benedetto XVI nella sua enciclica Caritas in Veritate, citata anche nel libro. Questi concetti, che prima della crisi potevano sembrare astratti e visionari, sono alla base del Rapporto Stiglitz, commissionato dal pragmatico Presidente Sarkozy, nel quale si raccomanda che nei sistemi statistici nazionali oltre al PIL si misuri l’Indice della Felicità, ovvero l’Indice di Benessere della popolazione. L’obiettivo conseguente è quello di mettere a punto una metodologia ed un set di indicatori in grado di sostituire il BIL al PIL come misuratore della crescita di un Paese. In questo suo libro Roberto Lorusso compie un esercizio ulteriore, applicando gli stessi principi di un’economia virtuosa orientata al benessere ad una impresa, nella quale è la relazione virtuosa tra gli individui che vi operano, interagendo secondo principi etici e basati su valori comuni, ad assicurarne il “benessere organizzativo”. Le virtù personali diventano in questo modo virtù sociali e il patrimonio comune che ne deriverà è l’impresa virtuosa come bene prodotto collettivo mentre dai suoi dipendenti o, più in generale dai suoi stakeholders e, a sua volta, gli asset strategici dell’impresa sono in questo modo rappresentati dalla qualità del proprio capitale umano e ancor più dal sistema di relazioni che lo innerva. L’impresa virtuosa può trovare un grande e formidabile supporto nelle tecnologie di ICT di nuova generazione (Web 2.0., Cloud Computing ecc.) che sono proprio basate sul paradigma della collaborazione, della relazione e della comunicazione interattiva.Queste tecnologie possono anch’esse trasformarsi in virtuose e non più funzionali soltanto agli obiettivi di efficienza, produttività e profitto tipici dell’impresa tradizionale, costituendosi come l’infrastruttura portante dell’impresa virtuosa, la risorsa costituente della community dell’ecosistema intra e inter-aziendale.Il raggiungimento di questi obiettivi presuppone un grande salto culturale soprattutto nel management delle aziende, che deve orientare obiettivi, piani strategici e operativi e processi alla luce di questa nuova visione e creare un nuovo clima di relazione e condivisione tra dipendenti. Con questo libro illuminante Roberto Lorusso, imprenditore di un’azienda che fornisce tecnologie si è dato il compito, volente o nolente, di indicare a tutti noi che operiamo nel settore ICT la strada per aiutare le nostre imprese a diventare virtuose e il nostro Paese ad uscire dalla crisi diverso e rigenerato.