Curatori: Amigoni Franco, Miolo Vitali Paola
Scheda sintetica dell'opera:
Editore: Egea (Milano)
Editore: Egea (Milano)
Anno: 2004
Pagine: XIV, 332
Accessori: Nessuno
Prezzo di copertina (iva inclusa): € 28,00
Descrizione:
«Misure multiple di performance» (a cura di F. Amigoni, P. M. Vitali)
«Misure multiple di performance» (a cura di F. Amigoni, P. M. Vitali)
Il testo in rassegna tratta il tema dell'evoluzione dei sistemi di rilevazione e misurazione delle performance aziendali verso impostazioni caratterizzate da un superiore grado di sofisticazione, articolazione e integrazione. La questione della misurazione e comprensione tempestiva dell'andamento e dell'entità delle prestazioni aziendali è tornato al centro dell'attenzione della dottrina economico-aziendale e anche dell'interesse degli operatori a partire dalla metà degli anni Novanta, in relazione al progressivo affermarsi della proposta concettuale dei sistemi di pianificazione e controllo di tipo bilanciato (la cd. balanced scorecard o BSC di Norton e Kaplan). Parallelamente, lo sviluppo e il rafforzamento delle teorie e delle visioni d'impresa che esaltano il ruolo delle cd. «risorse intangibili» (teoria delle risorse, teoria delle competenze e dell'apprendimento, knowledge management) hanno favorito l'emergere di una consapevolezza sempre più forte circa l'insufficienza e l'inadeguatezza dei sistemi tradizionali di controllo di gestione e di reporting finanziario con finalità interne e/o esterne.
Il portato ultimo di queste tendenze recenti, in termini di (ri)concezione dei sistemi informativi aziendali, è l'orientamento verso un arricchimento dell'informazione aziendale - attraverso l'inserimento di informazioni non-financial accanto e prima ancora di quelle prettamente economico-finanziarie - e, al contempo, verso un'integrazione ragionata dei singoli dati, al fine di porre in luce in modo più compiuto ed espressivo l'andamento e le caratteristiche della gestione aziendale. Invero, quella dell'integrazione dei sistemi di programmazione e controllo aziendali non è un'idea nuova o recente: essa emerge, con tesi e argomentazioni diverse, sin dalla fine degli anni Cinquanta: tra le impostazioni concettuali e le proposte tecnico-operative che hanno sostenuto questo indirizzo basti ricordare le varie concezioni sistemiche dell'impresa, la filosofia della qualità totale, il movimento dei cibernetici, il process management, il management by objectives (MBO) e il tableau du bord.
Tuttavia, l'intensificazione della pressione competitiva - specialmente nelle economie occidentali - e l'evoluzione tecnologica di questi ultimi anni hanno riproposto con maggiore evidenza e urgenza la tematica dell'arricchimento e dell'integrazione dei sistemi aziendali di rilevazione e misurazione delle prestazioni. In particolare, la progressiva affermazione dei sistemi informatizzati di gestione integrata delle informazioni (ERP) sembrano essere la risposta adeguata ai fermenti e alle proposte concettuali provenienti dalla dottrina, oltre che ai desiderata dei manager d'impresa, sebbene il semplice mezzo tecnologico non sia condizione sufficiente per il successo delle iniziative di aggiornamento e avanzamento (upgrading) del sistema informativo interno aziendale.
Di fronte alla crescente attenzione verso i sistemi multidimensionali, bilanciati ed integrati di misurazione delle performance aziendali, non bisogna sottacere i limiti insiti in una lettura puramente metodologica e tecnicistica della questione dei fabbisogni informativi direzionali. Infatti, il sistema informativo aziendale, per quanto possa essere ritenuto tendenzialmente «neutro» rispetto alle impostazioni manageriali e possa favorire la formulazione dell'indirizzo strategico aziendale, non può sopperire alla carenza di progettualità o di visione strategica nel top management né può essere la soluzione unica ai problemi di coordinamento e di integrazione dell'impresa, che richiedono una pluralità di impostazioni organizzative.
L'opera in esame scaturisce da una ricerca interuniversitaria sul campo e si caratterizza per una certa facilità di lettura, ferma restando la sua impostazione scientifica sistematica e piuttosto rigorosa. Pertanto, il testo si qualifica come un lavoro di ricerca destinata ad un pubblico composto da studiosi accademici e da imorenditori ed operatori d'impresa interessati al controllo di gestione. La trattazione procede in modo graduale dal generale al particolare, facendo precedere un framework teorico-concettuale all'esposizione della metodologia e dei risultati della ricerca, per cui non sono necessarie particolari conoscenze pregresse per la compiuta lettura dei contenuti.
Il lavoro è articolato in otto capitoli di difforme ampiezza, più un'appendice finale, recante il questionario somministrato ai fini dell'analisi empirica. L'ampio capitolo primo illustra l'evoluzione dei sistemi di programmazione e controllo aziendale, ponendo in relazione l'orientamento all'inclusione delle grandezze non finanziarie e all'integrazione tra grandezze ed aree gestionali diverse con il superamento del tradizionale paradigma fordista, contraddistinto dall'enfasi sulla specializzazione, sulla parcellizzazione del lavoro e sulla rigida e netta divisione in unità organizzative di stampo funzionale-dipartimentale.
Il secondo capitolo affronta aspetti più tecnico-metodologici dell'implementazione in azienda di sistemi informativi misti ed integrati, ponendo in luce i diversi aspetti da considerare, come l'estensione del sistema di rilevazione, la frequenza e sistematicità di rilevazione e d'uso, la tipologia di misure adottate e i legami tra le misure stesse. Il terzo capitolo opera una review dei profili metodologici e contenutistici delle ricerche empiriche qualitative sui sistemi di misurazione delle performance e sui sistemi di contabilità direzionale, analizzando le linee guida emergenti dalle ricerche pregresse su aspetti quali il legame tra grandezze finanziarie e non, l'impatto dei sistemi di misurazione sul miglioramento delle prestazioni o, ancora, la capacità predittiva di misurazioni storiche.
I capitoli quarto e quinto sono l'esposizione, rispettivamente, dell'impostazione metodologica della specifica ricerca alla base del volume in esame e dell'effettivo svolgimento della ricerca stessa (panel di organizzazioni analizzate e fasi della somministrazione).
I capitoli dal sesto all'ottavo espongono, con dovizia di particolari, i risultati della verifica empirica svolta: in specie, il capitolo sesto tratta degli indicatori non finanziari, esaminando le risposte in base ad alcuni criteri-guida, come la formalizzazione del processo valutativo, la coerenza tra obiettivi e misure, il bilanciamento rispetto alle misure finanziarie, il collegamento al sistema premiante, il collegamento al sistema di budgeting e il grado di uniformità dei sistemi di reporting economico tra le varie unità organizzative. Il capitolo settimo espone con dovizia di particolari i risultati complessivi della ricerca, ponendoli in particolare in relazione alle impostazioni emergenti dal modello della BSC. Infine, il capitolo ottavo sottolinea l'importanza, al fine dell'utilizzo efficace ed efficiente dei sistemi informativi integrati, dell'adozione di una visione per processi nell'impresa, vero antidoto contro le miopie e le distorsioni indotte, nelle valutazioni e nei comportamenti aziendali, da impostazioni rigidamente funzionali-dipartimentali.
Il volume presenta ampi riferimenti bibliografici nel corpo del testo, qualche nota a piè di pagina, anche bibliografiche, e una bibliografia finale.
Recensione di L. Proietti (aprile 2005)
